A Perugia Lunedì 1 Aprile 2019 si è svolta presso il Deco Hotel in via del Pastificio, 8 a Ponte San Giovanni Perugia la serata di degustazione dedicata ai migliori vini della Puglia prodotti dalle Cantine San Marzano.
La famosa Azienda pugliese srappresentata dal Wine Specialist Laura Castellani ha raccontato la storia delle Cantine San Marzano e le origini dei loro vini pluripremiati vini, proponendo in degustazione guidata la migliore produzione vinicola e nello specifico:
- Primitivo del Salento Rosè IGP 2018 “Tramari“;
- Verdeca Puglia IGP 2018 “Talò“;
- Salento Bianco IGP 2017 “Edda“;
- Negramaro Salento IGP 2016 “F“;
- Primitivo di Manduria DOP 2015 “Sessantanni“;
- Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG “11 Filari“;
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L’AZIENDA
San Marzano è un piccolo paese nel centro della doc Primitivo di Manduria, una striscia di terra baciata dai due mari nel Salento, lo Ionio e l’Adriatico. Nel 1962 la doc non è ancora nata, il Primitivo di Manduria è ben lontano dall’essere quel vino di culto, quale è diventato per gli amatori di vino. Eppure 19 vignaioli si uniscono per seguire un sogno e fondano Cantine San Marzano.
Nel 1962 viene nominato Presidente del C.d.A., Francesco Cavallo, personalità vulcanica e visionaria, che continua a sognare il futuro e sorvegliare il presente della cantina. Ininterrottamente sino ai nostri giorni è il vero timoniere della nostra realtà.
Nel 1966 le prime bottiglie escono finalmente dalla cantina, grazie ad un moderno impianto di imbottigliamento acquistato con l’impegno dei soci. Tale acquisto segna il passaggio dalla commodity al brand, dall’economia dello sfuso al rapporto diretto con il consumatore finale.
“…Fare un vino come quello che facevano i nostri padri e renderlo inedito e contemporaneo…”
Con questo obiettivo nasce nel 2000 il “Sessantanni Primitivo di Manduria DOP“, una delle etichette icona dell’azienda che raccoglie l’essenza della filosofia San Marzano. Un vino che racconta lo spirito della viticoltura locale, il risultato più espressivo di questo amore antico di millenni tra il nostro popolo e l’uva di Primitivo in questa terra, che è diventato un nuovo “classico”, il capostipite e l’esempio internazionalmente più amato e imitato, di un nuovo modo di fare vino.