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a tavola con Bacco

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Il Cuore del Barolo della Cantina Giovanni Sordo

Il Cuore del Barolo della Cantina Giovanni Sordo

Si svolgerà a Perugia martedì 13 febbraio 2024 dalle ore 21,00 presso il Ristorante “Deco” in via del Pastificio, 8 a Ponte San Giovanni, la serata di degustazione “Il Cuore del Barolo della Cantina Giovanni Sordo”, evento esclusivo organizzato dall’Associazione Sommelier a tavola con Bacco www.atavolaconbacco.it, che vedrà protagonisti vini della Azienda Agricola Giovanni Sordo www.sordowines.com a Castiglione Falletto (CN).

Ospite della serata il dott. Lorenzo Nichelatti Direttore Commerciale dell’Azienda, che racconterà la storia, il territorio e la filosofia produttiva della Cantina, coadiuvato dal Referente per l’Umbria Daniele Donati.

La degustazione guidata di ben 6 vini riguarderà i seguenti prodotti:

Costo di partecipazione: 25 soci 35 amici dei soci. Il numero di posti è limitato a 34!

Prenotazione Obbligatoria e Vincolante entro e non oltre lunedì 5 febbraio 2024.

Noi teniamo molto alla tua privacy e ci impegniamo a non violarla e a non divulgare i tuoi dati!

L’Azienda Agricola Giovanni Sordo

Il racconto di una lunga storia guidata dalla passione per il Barolo

Prima generazione | Giuseppe 

L’azienda vitivinicola Sordo è nata nei primi anni del Novecento. E’ il 1912 quando Giuseppe Sordo, la prima generazione della famiglia, inizia la coltivazione della vigna e a produrre vino nella piccola borgata Garbelletto di Castiglione Falletto.

Seconda generazione | Giovanni 

La svolta si ha con l’arrivo di Giovanni Sordo, figlio di Giuseppe, uomo che ebbe l’intuizione e la capacità di scegliere e acquistare a partire dalla metà del Novecento, vigneti di grande vocazione, i famosi “surì”, idonei a dare vini di grande qualità e prestigio.

Giovanni, insieme alla moglie Maria, memoria storica dell’Azienda, negli anni Sessanta ampliò la cantina, costruì l’attuale sala dedicata alla fermentazione alcolica e la prima bottaia dedicata esclusivamente all’affinamento del pregiato Barolo, nella quale sistemò grandi botti di Rovere dalla capacità di 120 hl.

Terza generazione | Giorgio

Nel 2001, a seguito della morte prematura di Giovanni, il figlio Giorgio prende le redini dell’azienda. Giorgio grazie agli insegnamenti e alla passione trasmessa dal padre porta avanti la tradizione di famiglia. Amante delle MGA del Barolo nel 2013 raggiunge un grande traguardo con la prima produzione di otto MGA di Barolo. Traguardo che dedica al suo grande maestro, l’enologo Armando Cordero, grande sostenitore del Barolo affinato in botti grandi.

Anche Giorgio ampliò i locali della cantina, costruì una cantina sotterranea scavata nella collina ad una profondità di oltre 12 metri, dove la temperatura e l’umidità sono costanti e ideali per l’affinamento in botte del Barolo. In questa parte della cantina si trovano anche due “infernot” dove all’interno la famiglia affina magnum e doppi magnum di annate storiche di Barolo. 

Quarta generazione | Paola

Le donne della famiglia Sordo hanno avuto un ruolo fondamentale, fin dalla fondazione dell’azienda.
La signora Lina, al fianco del marito Giuseppe, ha intrapreso il cammino, proseguito poi dalla signora Maria che per amore di Giovanni, ne ha sostenuto le scelte importanti, custodendo gelosamente memoria.

Oggi la quarta generazione è rappresentata da una figura femminile Paola Sordo, unica figlia di Giorgio, classe 1999.


Con questa filosofia lavoriamo i nostri vigneti secondo i suggerimenti della moderna agricoltura

Negli interfilari manteniamo l’inerbimento controllato con graminacee ed altre specie vegetali che, oltre a consolidare il terreno preservandolo dal dilavamento delle acque piovane, ne aumentano, al momento dell’interramento la sostanza organica, eliminando totalmente l’utilizzo dei concimi chimici e dei diserbanti.

Trattiamo le viti soprattutto con zolfo e prodotti cuprici come la poltiglia bordolese e soltanto in caso di gravi necessità, facciamo uso di altri presidi sanitari, seguendo rigorosamente i consigli ed i dosaggi indicati da agronomi qualificati.

Abbiamo risolto il difficile problema delle acque reflue, con la costruzione di un fitodepuratore di ultima generazione che permette di restituire al suolo acque prive di sostanze inquinanti.


Con questi principi, che continueremo sempre a migliorare seguendo il progredire della scienza, contiamo di contribuire alla difesa e alla protezione della nostra Madre Terra.

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