E’ stata una serata da non dimenticare quella con il Consorzio del Vino Orcia svoltasi a Perugia per giovedì 3 novembre 2016 dalle ore 21,00 presso l’Hotel “La Meridiana” in via del Discobolo, 42.
La prestigiosa Istituzione vinicola toscana sarà rappresentata per l’occasione dalla Presidente del Consorzio dott.sa Donatella Cinelli Colombini, è arrivata insieme ad alcuni produttori presenti con un proprio vino offerto in degustazione ai presenti.
Dopo una breve presentazione del Consorzio e del territorio di pertinenza da parte della dott.sa Cinelli Colombini, si è passato alla degustazione guidata dei vini preceduta da una sintetica descrizione del produttore.
Le cantine che hanno aderito all’iniziativa umbra con a fianco il vino che sarà assaggiato sono state:
- La Canonica comune di San Giovanni d’Asso – Don Giovanni Orcia Sangiovese Riserva 2011;
- Valdorcia Terre Senesi comuni di Castiglione d’Orcia- Ripario Orcia Sangiovese 2011;
- Donatella Cinelli Colombini comune di Trequanda – Cenerentola Orcia 2013;
- Casali di Bibbiano comune di Buonconvento – Luminoso Doc Orcia Rosso 2011.
Orcia, grandi vini prodotti nel cuore della Toscana, in un territorio di colline dove, da mille anni, il lavoro degli agricoltori disegna un meraviglioso paesaggio. 18 città d’arte, gran parte del Parco della Val d’Orcia dal 2004 parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, il paesaggio agricolo più fotografato del mondo.
Un territorio di artigianato artistico e di eccellenze alimentari: vino DOC Orcia, olio extravergine, tartufi bianchi, salumi, zafferano, allevamenti bradi di maiali medioevali “Cinta senese”, di buoi chianini – il “gigante bianco” amato anche dagli antichi romani, pecore per la produzione di cacio pecorino.
Il vino Orcia DOC
La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia “Sangiovese” con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo.
I vini manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.
Le tipologie principali sono vini rossi di notevole struttura, armonia, complessità e capacità di invecchiamento. Grandi vini che hanno l’eleganza di una terra antica e bellissima.
La Zona di produzione
Il vino Orcia è prodotto nelle colline del Sud della Toscana, in 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
La storia
Il territorio dell’Orcia DOC era popolato in epoca etrusca e romana quando venne percorso dalla Via Cassia e furono costruiti castrum, ville e terme. In epoca medioevale lo stesso tratto viario diventò Via Francigena e collegò l’Europa settentrionale a Roma. La presenza di un intenso transito di mercanti, pellegrini e soldati favorì la nascita di “spedali”, arricchì i piccoli centri lungo il percorso e rese necessaria la costruzione di castelli e rocche anche per proteggere i raccolti (Grancie dell’Ospedale di Siena). Erano infatti frequenti gli assalti dei briganti. Ancora oggi sono visibili le tracce di questo passato.
Il carattere collinare del suolo favorì un insediamento rurale sparso e la coltivazione promiscua in piccoli campicelli. Ogni podere aveva piccoli allevamenti di pecore e maiali accanto alla coltivazione di cereali, olivi, viti, alberi da frutto e ortaggi. Questi elementi si sono mantenuti per secoli fino agli anni sessanta quando avvenne un massiccio esodo dalle campagne. Il turismo è stato il motore del recupero di questo territorio e del suo patrimonio edilizio. Oggi i 13 comuni dell’Orcia sono fra le destinazioni turistiche più esclusive anche grazie alla presenza di centri termali d’eccellenza.
La creazione dell’Orcia DOC ha coinciso con un cambiamento climatico che ha fatto cessare le gelate primaverili. Questi eventi erano un tempo molto frequenti e costituivano il principale ostacolo al successo della viticultura. A seguito dell’istituzione della denominazione sono sorte o hanno ripreso l’attività circa 40 cantine. Anche il patrimonio viticolo è consistentemente aumentato con nuovi vigneti specializzati pensati, fino dall’origine, all’alta qualità delle uve.
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